Il gruppo VW introduce una nuova tecnologia di stampa 3D

Grazie alla tecnologia Binder Jetting (letteralmente, getto di legante) di nuova generazione, sviluppare e produrre componenti con la stampa 3D diventerà più veloce, flessibile ed economico. L'obiettivo di Volkswagen è produrre 100.000 componenti l’anno entro il 2025.
Rispetto alla stampa 3D convenzionale, che utilizza un laser per creare ogni componente strato per strato partendo dalla polvere metallica, il Binder Jetting utilizza invece un adesivo che permette di riscaldare e sagomare il componente metallico risultante, riducendo i costi e aumentando la produttività. E i componenti pesano la metà di quelli realizzati partendo da fogli di acciaio.
Attualmente Volkswagen è l'unico costruttore che usa questa tecnologia di stampa 3D nel processo di produzione, dopo aver investito decine di milioni di euro negli ultimi 5 anni.

 

Componenti più leggeri

I primi pezzi realizzati con il Binder Jetting sono parti del montante anteriore della T-Roc Cabriolet e pesano circa la metà di quelli realizzati in acciaio con la tecnica convenzionale. Un “dimagrimento” che già da solo basterebbe a rendere questo processo particolarmente interessante per la produzione automotive.
Finora, la produzione in grandi volumi non era ancora economicamente sostenibile. La nuova tecnologia e la collaborazione, tuttavia, renderanno conveniente l’utilizzo sulla linea di produzione.

 

Verso le grandi produzioni

Volkswagen sta guardando oltre e ha completato con successo una serie di crash test su parti metalliche stampate in 3D. Sebbene Volkswagen utilizzi la stampa 3D da 25 anni e abbia realizzato in questo periodo oltre un milione di componenti, finora la produzione in grandi volumi non era economicamente sostenibile.
Lo sviluppo del Binder Jetting con le relative collaborazioni cambierà lo scenario; già oggi a Wolfsburg ci sono 13 unità che utilizzano vari processi di stampa per produrre componenti sia in plastica che in metallo. Tra questi spiccano quelli per i prototipi di elementi dell’abitacolo realizzati in plastica, come console centrali, rivestimenti delle portiere, cruscotti e paraurti. Tra le parti in metallo, invece, ci sono collettori di aspirazione, radiatori, staffe e supporti vari.

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